Codice Etico

CODICE ETICO

Non abbassare mai i tuoi standard per compiacere gli altri
(Vince Lombardi)

CODICE ETICO ZENIT

Abbiamo adottato il MODELLO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE D.LGS. 231/01 al fine di garantire un corretto comportamento quale persona giuridica, diretta espressione dell’insieme delle condotte del nostro personale.

 

L’adozione di principi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati 231 costituisce un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo. In termini generali, il codice etico è un documento ufficiale di Zenit che contiene l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità di Zenit nei confronti degli stakeholder (dipendenti, fornitori, clienti, Pubblica Amministrazione, mercato, ecc.) che mira a raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti, indipendentemente da quanto previsto a livello normativo.
Sono previste sanzioni proporzionate alla gravità delle eventuali infrazioni commesse.

 

Il codice etico è stato voluto ed approvato dall’organo di governo di Zenit.

 

Contenuti del Codice etico in relazione ai reati dolosi

 

Zenit ha come principio imprescindibile il rispetto di leggi e regolamenti vigenti. Ogni dipendente di Zenit deve impegnarsi al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti in tutti i paesi in cui opera. Tale impegno dovrà valere anche per i consulenti, fornitori, clienti e per chiunque abbia rapporti con noi: non inizieremo o proseguiremo nessun rapporto con chi non intenda allinearsi a questo principio.
I dipendenti devono essere a conoscenza delle leggi e dei comportamenti conseguenti, pertanto ci siamo assunti l’impegno di informarli, formarli e far condividere loro questi principi.

 

Contenuti del Codice etico in relazione ai reati colposi

 

Abbiamo esplicitato e reso noti i principi e criteri fondamentali in base ai quali vengono prese le decisioni, di ogni tipo e ad ogni livello, in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tali principi e criteri, anche alla luce dell’articolo 15 del decreto 81 del 2008, possono così individuarsi nel:

 

  • eliminare i rischi e, ove ciò non sia possibile, ridurli al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnologico
  • valutare tutti i rischi che non possono essere eliminati
  • ridurre i rischi alla fonte
  • rispettare i principi ergonomici e di salubrità nei luoghi di lavoro, nell’organizzazione del lavoro, nella concezione delle postazioni e la scelta delle attrezzature, nella definizione dei metodi di lavoro e di produzione, in particolare per ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e ripetitivo
  • sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o che è meno pericoloso
  • programmare le misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e buone prassi
  • dare la priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale
  • impartire adeguate istruzioni ai lavoratori

 

Tali principi sono utilizzati da noi per prendere le misure necessarie per la protezione della sicurezza e salute dei lavoratori, comprese le attività di prevenzione dei rischi professionali, d’informazione e formazione, nonché l’allestimento di un’organizzazione corretta e delle risorse ad essa necessarie.